Amiamo le foto vintage. Le immagini in bianco e nero ci ricordano strade che ormai non esistono, momenti storici lontani e indimenticabili, vecchie glorie del cinema, tradizioni perdute. Anche per questo sono entrate di diritto nel mercato dell’arte, con quotazioni di tutto rispetto: varie istituzioni artistiche hanno inserito nelle loro collezioni la fotografia. Il Victoria & Albert Museum di Londra vanta reperti di fotoreportage e storia della fotografia industriale di metà ‘800; il Metropolitan Museum di New York ha istituito, nel 1992, un dipartimento dedicato al linguaggio della fotografia; il Getty Museum di Los Angeles ha acquistato interi archivi fotografici di agenzie giornalistiche come LIFE e Magnum Photos.
C’è un problema annoso con la fotografia: considerare UNICA un’opera che permette la riproduzione all’infinito. Così nasce “il vintage”. Una fotografia d’epoca, la cui stampa è stata eseguita dall’autore in un periodo non superiore ai tre anni dallo scatto, tutelando la rarità dell’opera e rispecchiando maggiormente, secondo alcuni, le intenzioni dell’artista. Le foto vintage sono garanzia di rarità, hanno un valore specifico. Fino agli anni ’80 i fotografi stampavano una o due copie di ogni scatto, per inviarle a una redazione o esporle in una mostra. Nessuno accumulava stampe nei cassetti! Se uno scatto acquistava notorietà veniva ristampato poi dal fotografo, ragion per cui gli scatti successivi hanno un prezzo più basso.
Sebbene il vintage piaccia a molti collezionisti è necessario essere intenditori per acquistarle in sicurezza. Bisogna assicurarsi che la stampa, oltre a essere bella, abbia sul serio un valore. Noi della Domi Gallery forniamo una descrizione dettagliata della provenienza della stampa, comprese le informazioni sul fotografo, la data di creazione del negativo e la data di realizzazione della stampa. Entrate nella sezione “Vintage” del nostro sito https://domi.gallery/collections/vintage e scoprite la nostra collezione esclusiva!
