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Nus Artistiques: Piccoli capolavori tascabili della fotografia del dopoguerra

Nus Artistiques: Piccoli capolavori tascabili della fotografia del dopoguerra

Tra gli oggetti più affascinanti della fotografia analogica del dopoguerra spiccano i Nus Artistiques, piccole cartelline contenenti 10 fotografie in bianco e nero di nudi artistici. Prodotti tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’70, rappresentano una forma di divulgazione fotografica ormai scomparsa, a metà tra oggetto da collezione e raffinata produzione artigianale.

📷 Un formato unico nel suo genere

Ogni cartellina presentava una finestra frontale che permetteva di scegliere quale immagine esporre come copertina. All’interno, le fotografie erano spesso stampate su vera carta fotografica — dettaglio evidenziato con l’etichetta Photos véritables — e seguivano l’estetica dei grandi atelier fotografici europei dell’epoca.

Questo formato tascabile era venduto in:

  • edicole e negozi di fotografia,

  • mercatini rionali,

  • località turistiche (specie in Francia, Italia e Svizzera),

  • alcuni distributori automatici dell’epoca dedicati ai “souvenir fotografici”.

I più diffusi provenivano da laboratori francesi, dove il genere del nu artistique aveva una lunga tradizione già dagli anni ’20, ma esistevano versioni italiane e tedesche meno comuni.

🎨 Nudi artistici, non pornografia

Sebbene mostrassero il corpo femminile, questi portfolio non avevano nulla di esplicito:
si trattava di nudi posati, eleganti, spesso con influenze pittoriche o classiche. Le pose e l’illuminazione richiamavano lo stile delle scuole di fotografia parigine, dove si studiava la figura femminile come soggetto estetico, non erotico.

Il loro pubblico era variegato: artisti, studenti di fotografia, collezionisti, ma anche semplici curiosi affascinati dalla bellezza del formato.

📜 Un tassello della storia visiva europea

I Nus Artistiques rappresentano una testimonianza preziosa della cultura fotografica del dopoguerra, quando la fotografia era un oggetto fisico, intimo, da conservare e guardare con lentezza.
Sono frammenti di un’epoca in cui la sensualità veniva raccontata con delicatezza, senza eccessi, attraverso lenti analogiche e stampe dedicate a durare nel tempo.

Oggi sono ricercati dai collezionisti non solo per le immagini, ma anche per il fascino delle loro cartelline: grafiche semplici, carta leggermente ingiallita, e quella finestra iconica che invitava a scegliere “il proprio” nudo artistico preferito.

 


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