Provocazione & cultura pop. Difficile definire l’arte di Kobalt e difficile definire Kobalt, creatore di musica elettronica, grafico pubblicitario, artista.
Nato a Parigi nel 1970 ha spaziato nei più vari ambiti artistici, collaborando anche, con la sua carriera da grafico, con l’iconica rivista Playboy. Nel 2010 una svolta decennale verso la fotografia, e poi un ritorno al suo primo amore, l’arte e l’illustrazione. Pioniere della creazione artistica assistita da computer, la sua arte viene venduta online e nelle maggiori gallerie mondiali.
Nelle sue opere ritroviamo riferimenti ad artisti contemporanei come Bansky e Shepard Farey, anche se quello che le contraddistingue è senza dubbio l’uso audace dell’umorismo. Così ci ritroviamo Wonder Woman e Cat Woman intente in un bacio appassionato, Batman seduto sulla tazza del water perché “Il mondo può aspettare”, Gesù Cristo ritratto sulla copertina di Vogue, i Simpson in una sfilata da red carpet.
Gioca con gli anacronismi, con le icone del mondo pop, con il consumismo, in una continua parodia: la fissazione per le grandi marche, la distorsione dei mass media, la celebrazione delle figure iconiche, tutto fa parte dell’immaginario spensierato e rivoluzionario di Kobalt, dove ogni regola viene sovvertita, sottoposta all’occhio del pubblico sorpreso. Il dialogo tra autore e spettatore è immediato, basato sul riconoscimento e l’interpretazione delle immagini.
Kobalt stesso è un essere mitico, che schiva i social, lavora sotto pseudonimo, non diffonde le sue foto private. Nonostante la ritrosia per esporre la sua persona al mondo digitale, ne usa ogni strumento possibile per dare vita alle sue creazioni e continuare ad espandere i confini dell’espressione artistica con una sottile miscela di ispirazione, innovazione e umorismo.
Se amate l’innovazione, l’umorismo, i super eroi, il paradosso, non potete non avere un’opera di Kobalt nella vostra casa: le trovate nella nostra galleria di Città della Pieve e sul nostro web: https://domi.gallery/search?q=Kobalt.