Siamo sicuri che tutti avrete visto quest’opera iconica, apparsa nelle piazze e nei musei di tutto il mondo, su gadget, poster, cartoline, perfino borse della nota marca Longchamp. Ma conoscete la storia della sua creazione?
Ve la raccontiamo noi.
Robert Indiana, nato Robert Clark, nasce nel Maine nel 1928, si trasferisce a New York appena ventenne e comincia a lavorare come scenografo, costumista teatrale e artista, sperimentando con la cosiddetta "arte commerciale", per poi virare verso una linea creativa che chiamò "poesia scultorea".
Negli anni '60 apparteneva orgogliosamente al movimento della Pop Art ma non poteva neanche immaginare di essere a punto di creare una delle immagini più iconiche della cultura pop mondiale.
Nel 1964 il MoMa, Museo di Arte contemporanea di New York, commissiona all’artista una cartolina natalizia per il bookshop del museo. Robert Indiana prese ispirazione da un suo lavoro precedente, realizzato nel 1961 per la chiesa di Christian Science: la scritta “Love is God”. Il MoMa però decide di far realizzare la cartolina stampando solo la parola “LOVE”, con la caratteristica O obliqua.
“Stavo cercando di ridurre la parola alla sua essenza. Nel modo più significativo e riconoscibile. La O inclinata non è una mia invenzione. È stata usata spesso nel tempo, in diversi luoghi, diverse volte. È un gioco tipografico. Mi sembrava semplicemente che potesse rendere la parola più dinamica” dichiara Indiana.
L’opera originale venne riprodotta solo con i colori rosso, verde e blu, un omaggio al padre dell’artista che durante la depressione lavorava in una stazione di servizio Phillips 66. Indiana non aveva idea che associando questa parola e questi colori avrebbe creato un'immagine che, suo malgrado, sarebbe diventata un marchio.
A Natale del 1965 “Love” arriva nel bookshop di uno dei musei più importanti del mondo e il fenomeno esplode. La storica Deborah Wye, del Moma, descrive l’immagine come “piena di fondamenti religiosi, erotici, autobiografici e politici che la rendono accessibile e allo stesso tempo complessa nel significato”.
La prima versione scultorea dell’opera viene prodotta nel 1970 per essere esposta all’Indianapolis Museum of Art. Nel 1973 l’immagine fu stampata su un francobollo commemorativo e si diffuse ancora di più, integrandosi rapidamente alla cultura popolare.
I giochi di parole utilizzati da Indiana, sia applicate alla scultura sia alla pittura, diventano interpreti di nuovi linguaggi: Robert continuò a produrre la sua poesia scultorea con altre opere audaci, semplici e iconiche, tra le quali “EAT” e “HUG”. Nel 2008, per la candidatura alla presidenza degli Stati Uniti di Barak Obama, presentò l’opera HOPE (Speranza), accolta calorosamente dal pubblico.
Morì nel 2018 nella sua casa a Vinalhaven, una sperduta isola del Maine difficilmente accessibile, sulla quale si era ritirato a vivere nel 1970.
Le sue opere sono ancora riconosciute come tra le più iconiche della Pop Art.
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