NUOVI ARRIVI: immagini Vintage e Polaroid
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Herbert List e la sua foto Portofino.


Herbert List nasce ad Amburgo nel 1903. 

Studia letteratura all’università di Heidelberg e poi, nel 1924, torna ad Amburgo per lavorare come apprendista nell’azienda paterna di importazione di caffè, la List & Heineken.

Diventa prima commerciante e poi procuratore; proprio nei suoi numerosi viaggi di lavoro comincia ad appassionarsi alla fotografia, come hobby e senza nessuna velleità artistica. Si rese però presto conto che la fotografia lo interessava molto di più del suo lavoro. Comincia a studiare artisti come Giorgio De Chirico, René Magritte, Man Ray e presto decide di lasciare il lavoro e cominciare a fotografare professionalmente: era il 1930. 

Il suo interesse per le avanguardie artistiche europee lo portò a conoscere il fotografo Andreas Feinenger, che lo introdusse all’uso delle Rolleiflex, fotocamere che permettevano una composizione maggiormente elaborata delle fotografie.

Nel 1936 lascia la Germania per motivi politici e personali, si trasferisce prima a Parigi e poi a Londra dove conosce il fotografo di moda russo George Hoyningen-Huene. Riuscì, grazie a lui, a farsi assumere nel famoso magazine di moda “Haper’s Bazaar”.

Si dedica poi a realizzare fotografie Still Life nel proprio studio e dal 1937 fa numerosi viaggi in Grecia, dove trascorre lunghi periodi ammirando templi, sculture ed paesaggi. Nel 1937 realizza la sua prima esposizione a Parigi, e le sue fotografie iniziano ad essere pubblicate da Life, Photographie, Verve e Harper’s Bazaar. Contemporaneamente comincia a lavorare al suo primo libro fotografico, Luce sulla Grecia, pubblicato solo nel 1953.

Lavorando ad Atene, List crede di riuscire ad evitare l’arruolamento, ma l’invasione della Grecia lo costringe a rientrare in Germania nel 1941. A causa delle sue radici ebraiche, gli fu vietato di pubblicare o lavorare ufficialmente in Germania. Molti dei lavori realizzati fino a quel momento, conservati in un hotel a Parigi andarono persi per sempre proprio in questo periodo.
Durante la guerra la sua produzione si limita a qualche ritratto, fra cui quelli Picasso, Miro’ e Cocteau e a una serie di fotografie scattate al Panoptikum di Vienna.

Nel 1951 Herbert incontra Robert Capa, che lo convince ad entrare a far parte della Magnum, ma il fotografo tedesco accetta sempre pochi lavori dall’agenzia.

Fra il 1950 ed il 1960 l’interesse di List si dirige verso l’Italia dove fotografa di tutto, dalla street photography ai ritratti di artisti famosi, fino alle fotografie di architettura. Nel 1953 passa al 35mm, ed il suo stile diventa più spontaneo, influenzato dal lavoro di Henri Cartier Bresson e dal Neo Realismo italiano.  Durante questi anni pubblica diversi libri fotografici fra cui Rome, Cabiria, Nigeria e Napoli, quest’ultimo in collaborazione con Vittorio de Sica.

Le sue composizioni, spesso in bianco e nero e dalle linee classiche, presentano i soggetti come elementi semplici, arcaici, protagonisti di giochi di luce. Anche nelle sue importantissime fotografie di nudi maschili lo stile è austero ma ricco di riferimenti artistici: il nudo esalta la bellezza più pura delle forme, il contrasto tra la morbida carne e le linee nette dello sfondo, il gioco di chiaroscuro su muscoli e tendini tesi.
List ha influenzato generazioni di fotografi che, come lui, più che raggiungere la perfezione tecnica hanno puntato, con la loro arte a “cogliere nell’immagine la magia dell’apparizione e la forza visionaria”.

A partire dai primi anni ‘60, Herbert List praticamente abbandona la scena fotografica. Nonostante fosse un fotografo famoso, il suo stile peculiare non era più apprezzato in quegli anni. Quando morì a Monaco nel 1975, il suo lavoro era stato praticamente dimenticato.

Alla Domi Gallery troverete una foto di questo incredibile fotografo: Portofino, diventata icona del suo stile unico e originale. 

 

 

 

 


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