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Milo Manara - Il Gioco
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Milo Manara

Milo Manara - Il Gioco

Prezzo di listino €290,00 €0,00 Prezzo unitario per
Imposte incluse.

OPERA:

Artista: Milo Manara
Titolo: Il Gioco
Stampa: 2006
Dimensioni: 28x38
Supporto: Cartoncino Fedrigoni alta qualità
Edizione: P/A (Prova d'artista)
Firma: Sì
Timbro: Timbro a secco dell'autore

ARTISTA:

Milo Manara nasce a Luson, un piccolo paese di montagna in provincia di Bolzano. In famiglia lavorano entrambi i genitori, così Manara e i fratelli, per essere autosufficienti, fanno lavoretti sin da adolescenti (dall’età di dodici anni Manara realizza pannelli decorativi su commissione). Seguendo le sue inclinazioni naturali, si diploma in un liceo artistico privato. Si trasferisce a Verona dove inizia a lavorare come assistente del noto scultore spagnolo Miguel Ortiz Berrocal e, nello stesso periodo, si iscrive alla Facoltà di Architettura a Venezia. Insieme ad altri artisti, tra cui il pittore Emilio Vedova, durante i movimenti del ’68, contesta in maniera netta la Biennale di Venezia. Manara, come tutti gli artisti, non è indifferente ai cambiamenti del mondo che lo circonda, bensì ne trae spunto e riflessioni. Improvvisamente, grazie alla moglie francese di Berrocal, Manara scopre il Fumetto, di cui non era mai stato un appassionato, anche a causa delle proibizioni materne. Ciò che lo affascina è il carattere di produzione in serie del medium, che lo discosta dall’unicità dell’opera d’arte pittorica per apparentarlo molto di più alla letteratura, anche come fruibilità del pubblico di massa, per l’accessibilità dei prezzi. Manara vede nel fumetto la possibilità di costruire un proprio ruolo nella società, anche grazie a un rapporto con la retribuzione, nel campo editoriale rispetto a quello artistico, più onesto e aderente alla realtà economica che lo circonda; decide pertanto di provare a cimentarsi con questo linguaggio, allontanandosi dalla pittura più classica per abbracciare una cultura di massa, vicina al popolo (di quel periodo è il suo quadro in cui raffigura se stesso intento a dare un calcio ad una mucca, che rappresenta proprio l’arte figurativa).

Sul finire degli anni Sessanta, Manara si ritrova a cercare lavoro come fumettista fra gli editori di Milano, con scarso successo data la poca propensione degli editori ad affidare un lavoro ad artisti senza passate esperienze lavorative. Questa fase di stallo viene risolta grazie all’intervento dell’amico Mario Gomboli che lo indirizza verso l’editore Furio Viano per cui realizzerà il suo primo lavoro nel 1969. Manara debutta quindi con il fumetto come autore di storie erotico-poliziesche della collana Genius, uno dei tanti fumetti neri nati come emuli di Diabolik. I suoi lavori per Genius vengono notati dall’editore Renzo Barbieri (proprietario insieme a Giorgio Cavedon della casa editrice ErreGi, nota per i suoi fumetti erotici) che lo chiama a collaborare per la sua casa editrice realizzando alcune storie libere prima di giungere a Jolanda de Almaviva con cui l’autore prosegue il filone erotico-sexy. Dopo alcuni lavori realizzati per il mondo dei giovanissimi (Corriere dei ragazzi, 1974) Manara inizia prestigiose collaborazioni, come quella particolare con il giornalista Mino Milani. Nel 1978 crea il suo primo personaggio di successo e ne sceneggia, per la prima volta, anche la storia, pubblicata in prima battuta in Francia dalla rivista (A SUIVRE): HP e Giuseppe Bergman, dove “HP” è un chiaro riferimento al suo maestro e mentore Hugo Pratt.

Negli anni ’80 le sue pubblicazioni raggiungono Francia, e negli anni ’90 gli Stati Uniti, anni che lo vedono collaborare con autori come Federico Fellini, Enzo Biagi e nel 2000 con Alejandro Jodorowsky.

Con l’espandersi della comunicazione multimediale, l’attività di Manara si diversifica orientandosi anche verso la realizzazione di storyboard e la consulenza per campagne pubblicitarie, come quelle per Chanel, per lo spot firmato da Luc Besson, Sisley, Fastweb, Eminence, Permaflex, Yamamay e Lavazza. Sono da ricordare anche i contributi a progetti realizzati per Internet e il computer, come Gulliveriana, un cd-rom su una sua storia, seguito da Il gioco del Kamasutra, un adventure per pc in vari livelli. Dopo numerosi premi e riconoscimenti internazionali, il 20 febbraio 2009 l’Accademia di Belle Arti di Macerata gli ha conferito il titolo accademico Honoris Causa.